Io mamma e il mio ragazzo "versione integrale"
Carissimi amici e carissime amiche, questa è la storia di Angela e Marco, due ragazzi trentenni, lei, alta, bruna, capelli lunghi, cosce lunghe e ben tornite e un seno da far spavento, lui, alto un metro e settanta, bruno, fisico atletico e ….
Una minchia abbastanza sostanziosa.
Loro, amano il sesso a 360 gradi, piace fare tutto, anche sesso telefonico; mentre, lei parla con l’operatrice, lui le lecca appassionatamente e voluttuosamente la figa, facendola sbrodare come una gran troia.
Durante una di queste loro strane performance, Angela, viene attratta dalla caliente voce di Vulcania, operatrice dell’899, una bella cinquantenne, bionda, capelli cortissimi, abbastanza prosperosa.
Dopo ripetute insistenze, riesce ad ottenere un appuntamento dal vivo con lei, al quale si presenta assieme a Marco e, scopre che la misteriosa operatrice Vulcania, in realtà è sua madre.
Dopo lo sgomento iniziale e un accesa discussione, Angela, con un piccolo ricatto convince Laura(questo è il suo vero nome), ad avere un lesbo –rapporto con lei e, dopo un piccolo gioco sado –maso con Marco a farsi trombare da quest’ultimo.
Prima parte
In un mite pomeriggio d’autunno, Marco aveva da poco terminato di sistemare un PC ; in quanto, il suo lavoro è perito informatico. e, per smaltire un po’ di stress accumulato, decide di recarsi a casa della sua ragazza che, abita poco distante da lui; per passare un paio d’ore in sua compagnia e delle sue strane gesta erotico – sessuali.
Angela: ciao tesoro! Qual buon vento, ti porta ad essere qui a quest’ora?
Marco: beh! sai, ho appena finito di sistemare il PC ad un cliente e cosi, ho pensato bene di passare da te per “smaltire un po’ di stress accumulato”; e, di godere delle tue strane performance sessuali.
Angela: mmm!! Vedo che, sei molto eccitato! Ma ti prego, accomodati che, ci facciamo uno scotch wiski a cranio e poi, inizio a farti uno strip e un bel pompino di riscaldamento!
Marco: fantastico! Ho già il cazzo bello, duro!
Dopo il wiski ed aver mangiucchiato qualche pasticcino secco, Angela inizia a far eccitare Marco eseguendo, ancheggiando lentamente, un arrapante striptease di fronte allo specchio dell’armadio della sua camera da letto , divaricando scandalosamente le cosce, ficcandosi lentamente le dita nella sua fregna che, nel frattempo, sbollentava di piacere; mentre Marco, calatosi, pantaloni e boxer, si sedeva alla poltroncina segandosi come un forsennato.
Angela: si! Ti piace come, sculetto eh! Gran porcone! Mmm!! Ammira il mio gran culo e, di riflesso le mie tette! E, segati, segati come un dannato porco!
Marco: oh! Si ti prego, tesoro, continua, continua a sculettare come una zoccola! Si! Mi piace, si! Apri quelle cosce da gran troia mm!! ficcati tutte le dita dentro quella fantastica figa!
Angela: si! Guarda, guarda come mi masturbo , maiale! Ahhh!! Mmm!! Ti piaccio, gran porcone!
Marco: si tesoro! Sei fantastica, sei proprio una gran puttana di professione!
A sorpresa, Angela apre l’anta dell’armadio e tira fuori un vibratore di quelli funzionanti a pile, ficcandoselo bruscamente nella fregna, ormai colante di umori vaginali, urlando di piacere.
Dopo quell’eccitante preliminare, Angela, rimasta soltanto in autoreggenti e stivaloni a mezza coscia neri , s’avvicina al suo ragazzo, mettendogli i piedi in faccia, prima il piede destro, poi quello sinistro: “ora, stai aspettando che io te lo succhi, vero, gran carognone”!?
Marco: oh! Si ti prego, il mio cazzo scoppia!
Angela: certo, che, te lo succhio! Ma prima, dovrai ubbidire ad un mio ordine!
Marco: si, si! Faccio tutto quello che, desideri, te lo giuro! Ma ti prego, fammi sborrare!
Angela: mi sfilerai prima gli stivaloni, dando una leggera leccata alla suola, mi raccomando, molto lentamente! Poi, le autoreggenti, annusandole e leccandole , poi mi dovrai annusare, baciare e leccare i piedi, voluttuosamente e con servilismo, ficcando la lingua in mezzo alle dita come un vero slave, mi adorerai come una Dea! Se, lo saprai fare bene, la tua dolce ragazza, nonché padrona , ti farà un bel pompino e, come premio finale , ti farà leccare la sua figa infracidita!
Marco: come desideri, tesoro!
Angela: no! Devi rispondermi: “obbedisco padrona”! avanti, rispondi, schiavo!
Marco: obbedisco, padrona!
Angela: si cosi, mi piaci!
Dopo che, s’ebbe fatta servire a dovere; ed aver constatato che s’era comportato bene, Angela, come promesso, regala a Marco il pompino tanto atteso.
Angela: e, bravo il mio schiavetto! Adesso, ti meriti il pompino!
Marco. Oh! Si ti prego, succhialo, succhialo come una dannata troia! Tanto a te, ti piace succhiarlo ohhh!! Che bocca divina che, hai!
All’improvviso, Angela, tirando fuori la verga dalla sua carnosa bocca: “ascolta, mi sto eccitando come una vacca! La mia figa è intrisa di sbroda, desidero che tu me la lecchi”!
Marco: oh! Si tesoro! Mettiamoci a sessantanove sul lettone!
Angela:eh! No, io proporrei un bel giochino!
Marco: mmm!! Uno di quei tuoi soliti giochini strani!?
Angela: si certo! Ora, io mi stravacco sul letto, con le cosce ben aperte, tu inizi a leccarmela, mentre io, faccio una telefonata al telefono erotico li c’è una porcona matura che si chiama Vulcania; e, cosi, mentre tu lecchi me, facendomi godere e squirtare come una lurida zoccola io, virtualmente glie la lecco a lei!
Marco: oh! Eccitante! Ma poi, mi prometti che ingoi la mia sborra?
Angela: si, si! E ti pulisco pure la cappella!
Marco: che, depravata, pervertita che sei!
Angela: ti piaccio eh!?
Marco: certo che mi piaci! Sei la donna porca che, ho sempre desiderato!
Voce telefonica:”benvenute su lesbo-hot-line! Premere uno per parlare con la vostra porcellona preferita”!
Operatrice: “pronto! Sono Simona la porcona, ho la figa bagnata! Pronta per essere leccata”!
Angela: pronto? Ciao Simona, sono Angela, una bisex , vorrei Vulcania, la mia milf preferita!
Simona: ciao Angela! Un attimo che te la passo, la tua porcona preferita! Slurp, slurp mu@@@@!! Porcella!
Vulcania: pronto! Amore! Dì tutto alla tua Vulcania! Che, c’hai voglia d’una bella leccata!? Oh! Son qua tutta per te! Con le cosce spalancate e, la mia figa pelosa , pronta a ricevere la tua lingua! Senti il mio clito com’è duro! Mi sto già bagnando!
Angela: mmm! Oh! Vulcania! Il fatto è che, sono stravaccata sul lettone come una gran troia! E, c’è questo porco, lecca fregne del mio ragazzo che, me la sta leccando come uno spudorato! Ed io sto avvertendo il desiderio di leccare una gran figa matura e pelosa come la tua!
Vulcania: oh, che porcellina! Si! È tutta tua, la mia fregna in calore! Anzi, fai una cosa, inizia a mordicchiarmi e succhiarmi i capezzoloni! Mi sono diventati duri come le pietre! Vieni qua, ficca la testa in mezzo alla mia abbondante latteria!
Angela: ahh! Sii!! Fantastico! La mia figa, langue di piacere! E, tu! Continua a slinguazzare, porco lecchino! Che misura di reggiseno hai, Vulcania!?
Vulcania: oh! Le mie tette, sono enormi, ho la settima! Dai, mi sto eccitando veramente, ciuccia, ciuccia i capezzoli! Immagina che dentro, ci sia il latte, tiralo fuori, riempiti la bocca, troietta! Immagina che sia sborra!
Angela: oh! Si, Vulcania! È veramente celestiale, ti ciuccio il latte dalle tette! Mmm!! Mi sto riempendo la bocca! Immagino che è la sborra di Marco!
Vulcania; ora, vai giù con la lingua, passando per le cosce, leccamele! E, poi, ficcala nella figa! Che, sta eruttando di vampate di piacere e di calore! Da gran porca prossima alla menopausa, quale io sono!
Angela: siii! Mi eccitano moltissimo, le fregne mature! Te la lecco, porca, scrofa! Ahhh!! Sto squirtandoo! Più forte, Marco con quella lingua! Siii!! Ahhhh!! Mmmm!!! Squirtooooooooooo!!!!
Vulcania, che si stava sditalinando veramente: “si, tesoro! Forse, non ci crederai ma, ni sto facendo veramente un ditalino! Mmmm!! Godo come una porca! Ahhhh!! Siii!! Sbrodooooo!!!! Fantastico, tesoroooo”!!!!!
Angela: ascolta, Vulcania, posso chiederti di che città sei?
Vulcania: certo! Io, sono di Roma e tu? Perché, questa domanda?
Angela: che strana coincidenza, anch’io sono di Roma! Che ne diresti se un giorno, c’incontrassimo e, facciamo una bella “spadellata” di sesso dal vivo, magari assieme al mio ragazzo ?
Vulcania: eh, no, cocca mia! Per regolamento non si può, per noi è proibito, incontrare clienti! Possiamo solo fare sesso virtuale.
Angela: oh! No, ti prego, Vulki! Fa uno strappo alla regola! Ti prometto che, rimarrà un segretissimo segreto!
Vulcania: ma, perché ci tieni tanto ad incontrarmi?
Angela: sai sono rimasta attratta dalla tua caldissima e bellissima voce e, mi piacerebbe vederti e conoscerti in carne ed ossa!
Vulcania: ascolta, amore, so di rischiare il posto di lavoro; ma, per te, farò un eccezione, sento che, sei una cliente diversa dalle altre, ho notato, dalla tua voce che, il sesso, ce l’hai nel sangue ed ho avvertito una diversa sensazione; quasi, stessi dialogando con mia figlia. Ma, prima che scade il tempo, vorrei chiederti il tuo numero di cellulare cosi, io ti mando il mio via sms e, ci accordiamo per l’incontro ok? Ma, ti prego gioia, non farne parola con nessuno; altrimenti, sono guai per me.
Angela: ma è fantastico! Aspetta che, ti do il mio recapito e, non preoccuparti, sarò una tomba! mu@@@!!
Dopo che, le ebbe dato il suo numero ed ebbe riagganciato, Angela, riprese a spompinare con passione la verga del suo ragazzo che …
Marco: sii!! succhiamelo, gran troiona! Ohhh!! Siiii!! Sto sborrando! Sborrroooo!! Ahhhhh!!!! Siiiii!!!! Ingoiala, ingoiala tutta! Leccami, leccami la cappella! Ahhh!! Che bella lingua che, hai gran troiona zoccola!
Fine prima parte
II parte
Passato qualche giorno, Angela telefona a Vulcania per fissare il tanto preteso incontro.
Angela: pronto! Vulcania?
Vulcania: si! Chi parla?
Angela: ti ricordi di me!? Sono Angela, la cliente che ci tiene tanto ad incontrarti!
Vulcania: oh! Ciao tesoro, come stai?
Angela: io, bene! Allora, per quanto lo fissiamo questo appuntamento!?
Vulcania: ascolta, bella farfallina; io al call center, ho giornata di riposo domenica, possiamo fare nel tardo pomeriggio, verso le 17.30 -18.00, per te, andrebbe bene?
Angela: si, per me va benissimo! Adesso, sento Marco e vedo se è disponibile anche lui, nel caso dove, c’incontriamo?
Vulcania: c’incontriamo al bar di fronte all’università.
Angela e, come facciamo a riconoscerci?
Vulcania: ascolta, io sono alta all’incirca un metro e ottanta, ho i capelli biondi, cortissimi e ricci e, per l’occasione, indosserò abiti maschili; a me, piace molto sai! Ma , ti preciso che anch’io sono bisex , tu invece?
Angela: anch’io, sono abbastanza alta, vestirò in maniera normale, maglioncino nero, jeans vita bassa e un paio di scarpe ballerine.
Allora, ci vediamo domenica, verso le 17.30, al bar dell’università!
Angela: ok, bacione!
Vulcania. Baci anche a te!
Angela: pronto, Marco?
Marco: che c’è, tesoro! T’è venuta voglia di sesso sfrenato?
Angela: oh no! Amore, ti voglio comunicare che, ho fissato l’incontro con la porcona dell’899!
Marco: ah! E, per quando?
Angela: per domenica pomeriggio alle 17.30, per te, va bene?
Marco: oh, per me va benissimo! E, dove?
Angela: l’incontro è al bar dell’università; ma, se dovessimo quagliare qualcosa, potremmo fare qui a casa mia!
Marco. Va benissimo! Allora, a domenica!
Angela. Ok! Ma ora, ti andrebbe di fare qualcosa! Sono spaparanzata sul divano, in mutandine e reggiseno ed ho la figa bagnata!
Marco: mmm! Ma sei proprio una gran porca! Ficcati le dita nella fregna e, masturbati come una lurida troia! Fammi sentire come ti masturbi? Mi è venuto il cazzo duro! Avanti, menati il ditalino!
Angela. Mmm! Mi sto sditalinando come una puttana! Dimmi che sono la tua puttana, la tua troia! Voglio sentirtelo diree!!
Marco: si! Sei la mia puttana, la mia zoccola! Uhmmm!! Sto già sborrando come un porco!
Angela. Si! Sei un porco, maniaco! Io, mi sono strappata le mutandine e, sono tutta infracidita! Mmm!!! Ahhhh!!!! Squirto, Squirto! Ahhhhhhhhh!!!! Mi sento una gran zoccolaaaaaaaa!!!!!!!
(scena di squirting alla Sofia Gucci).
La domenica pomeriggio, i due si presentarono all’appuntamento; e, da lontano Angela riconobbe sua madre.
Angela ,mentre si stavano avvicinando al bar : “ aspetta, aspetta Marco, fermati un po’”?
Marco: che c’è, amore! Qualcosa non va?
Angela: se non erro, quella donna vestita da uomo che sta seduta li nel bar e che, corrisponde alle indicazioni datemi da Vulcania, trattasi di mia madre, vero?
Marco: si, si hai ragione! È proprio lei, la signora Laura, tua madre!
Angela: an vedi questa! Non gli basta il mantenimento che gli passa mio padre, s’è messa pure a fa à troia al telefono; e, per giunta, anche per lesbiche! Ma adesso, la sistemo io, sta lurida sgallettata, dovrà ubbidire a tutti i miei ordini altrimenti, spiffero tutto al mio paparino; e, zacchete! Niente più mantenimento.
Angela: buonasera! E, cosi, la misteriosa operatrice telefonica, in realtà sarebbe Laura, mia madre!
Vulcania, colta dallo spavento: “oh! Mio dio! Angela!
Angela: e cosi, ti sei messa a fare la troia delle lesbiche! Non ti bastano i soldi che, ti passa mio padre, nonché il tuo ex marito!?
Laura: ascolta, cucciola! Veramente, da quando, mi sono separata da tuo padre, sono andata un po’ in depressione, cadendo nei moderni vizi ovvero, fumo come una porca circa sessanta sigarette al giorno, bevo molti alcolici e, sono diventata la più accanita giocatrice di slot machine, riempiendomi di debiti, fino a rivolgermi agli strozzini; che, per l’enorme debito contratto con loro, impossibilitata ad estinguere del tutto, prima mi hanno trombata in cinque poi, mi hanno trovato il lavoro in quel call center per lesbiche. Naturalmente, versando a loro il 50% dello stipendio; e, con l’altro cinquanta, arrotondo il “sussidio” che mi passa tuo padre che, ovviamente non mi basta.
Angela: e cosi, sei diventata una gran schiava del vizio, cara mammina!
Laura: purtroppo si, cucciola e, non so come uscirne! Ma, ti prego tesoro, non farne parola con nessuno, ne tantomeno a tuo padre! Lo sai, mi farebbe sospendere il mantenimento.
Angela: Oh, certo, cara, la mia dolce mammina! Sarò una tomba; ma da ora in avanti, dovrai fare tutto ciò che, ti dirò, insomma, dovrai soddisfare tutti i miei capricci!
Laura: ma tu, mi stai ricattando! Brutta svergognata; e, quali sarebbero, questi capricci!?
Angela: dovrai avere rapporti lesbo-incestuosi con me e, dovrai farti scopare dal mio fidanzato qui presente, vero Marco! Che, scoperai questa troia della tua futura suocera?
Marco: se a te, piace?
Laura. Che sporca ricattatrice che, sei, mi vergogno di essere tua madre, brutta sgualdrinaa!! Siete due porci, depravati, tu e il tuo ragazzo! Barman?
Il barman: desidera, signora!
Laura: mi dia un cognac per favore! Chieda a questi due giovanotti, cosa desiderano!
Angela: cognac anche per noi.
Laura. Allora, quando ci vediamo?
Angela: possiamo fare anche adesso, ce ne andiamo nel mio appartamento.
Laura: ok, va bene.
Dopo il cognac e la fumata di sigaretta, Laura, Marco ed Angela, si diressero a casa di quest’ultima; e, una volta lì, la ragazza passa subito alle vie di fatto, facendo accomodare, sua madre e Marco in camera da letto, li fece sedere dapprima alle rispettive poltroncine mentre lei, iniziava a spogliarsi, quando ebbe terminato lo strip, si stravaccò sul lettone, con le cosce oscenamente aperte e la figa spanata in bella mostra, invitando la mamma dapprima a spogliarsi lentamente e poi, a leccarle la fregna.
Angela: adesso, spogliati, troiona, mettiti davanti allo specchio, si, cosi, molto lentamente! Ora, apri quelle coscione da gran vacca e, masturbati, masturbati come una zoccola in calore! Sii! Fammi sentire come godi, troiona!
Laura: si! Sto godendo come una vacca in calore! Mmm!!! Siii!! Ahhhh!!!! Ti piace!? Contenta, troietta!?
Angela: si! Cosi, ti voglio vedere, ubbidiente e fare le sozzerie con tua figlia e il suo ragazzo! E, vai tranquilla; il tuo maritino nonché, mio paparino, non verrà mai a sapere nulla, dei tuoi sporchi imbrogli! E tu, maniaco guardone, finiscila di farti le pippe! Alzati, prendi il frustino che, è nascosto sotto il letto e, dalle qualche frustata su quelle chiappone carnose!
Marco agli ordini, Madame!
Mentre Marco fustigava quelle chiappone e Laura, urlava per il dolore, Angela, esclamava ed incitava: “dai, mio bel gladiatore! Frusta quella zoccola di tua suocera! Frustala come una schiava! E tu, gran vacca svizzera, soffri, soffri e godi! Voglio vederti soffrire e sentirti godere”! (nel frattempo, Angela si ficcava un grosso cazzo dei gomma nella fregna).
All’improvviso …. Angela: ora basta! Vieni qua, mammina! Salta sul lettone, chinando la testa dinanzi alla mia figa! Tira fuori la lingua e, leccala, leccala come una dannata! Iniziando dal clitoride che, mi sta scoppiando! Si, cosi, fino in fondo, mmmm!!! Ahhhhh!!! Tu, Marco saltale dietro! Appoggia la tua verga vicino al suo sfintere, segandoti come un porco; e, alla fine, sborrale sulla schiena! Siii!! Cosiii!! Mmm!! Sto squartando! Ahh! Che lingua fantastica che hai, mammaaa!! Ahhh!! Mmm!!! Houuuu!!!
Marco. Oh! Si, Laura! Il tuo nome da gran porca, mi eccita molto! Ohhh!! Siii!!!! Sto venendo! Mmm!!! Vengo, vengo, Laura, Laura, Laura, Lauraaaaaaaa!!!!!! Siiiiiiii!!!!!!!
Angela: continua, continua a leccare! Ingoia i succhi vaginali di tua figlia! Mmm!!! Siii!! Vengo, vengo come una puttana, troia! Ahhhhh!!! Basta, basta, mi hai spompata tutta!
Laura: sai, che, è piaciuto anche a me leccartela, cucciola!? Anch’io, mi sono eccitata! Perché, non invertiamo i ruoli e, la lecchi anche a me, mmm!!? Che dici?
Angela: certo, mammina! Molto volentieri, esplorerò con la mia lingua la figa da dove un girono, sono uscita! Dai, stravaccati sul lettone ed apri quelle enormi cosce!
Laura: va bene, figlia mia, sono tutta per te! Ma prima che la tua lingua entri nella mia figa cavernosa, esigo che tu, mi ciucci i capezzoli, già duri come le pietre; mi fa impazzire, sai? Voglio provare le brezza di quando io, t’allattavo da “piccola”, mmm!! Bramo da tale desiderio!
Angela: ma certo, mamma; ora, la tua adorata figliola, ti ciuccerà voluttuosamente i capezzoli, facendoti uscire pazza!
Laura: oh! Si, tesoro, continua, continua a succhiare, si! Leccami anche l’areola! Mmm!!! Dai, sto godendo come una matta! Mettimi la mano in mezzo alle cosce! Senti, come la sbroda, me le bagna! Ohhh!! Siii!!! Che sensazione fantastica! Ti confesso che, non avevo mai provato dal vivo con un’altra donna; ma ora, devo asserire che, è stupendo! Ohhh!!!
Adesso, ti prego, t’imploro, figliola, ficca, ficca quella tua lingua nella mia caverna pelosa! Siii!!! Leccami prima le carnose cosce! Mmmm!!! Brava!
Adesso, fa entrare la lingua nella figona de mamma tua! Si! Giocala, giocala sul clitoride! Mmm!!! Ohhh! Si! Ahhh!! Adesso, fammela sentire fin’in fondo al cono uterino! Sii!! Ahhh!! Mi stai facendo sbrodare come una scrofa! Una vaccaa!! Sii!! Ahhhhhh!!!! Sbrodoooo!!! Sei stata fantastica cucciola!
Intanto, Marco guardava e si menava l’ennesima solenne sega, eccitato da quel lesbo-spettacolo fra madre e figlia mai visto prima d’ora.
Passata qualche oretta, dopo essersi scolati una bottiglia di cognac e fumato come dannati, Angela, ormai ubriaca fradicia, come del resto lo erano anche Marco e, “Laurona la puttanona”, ordina al suo ragazzo d’indossare la lingerie femminile, ovvero perizoma e calze autoreggenti, lo invita dapprima a sculettare come una vera femmina poi, a mettersi a quattro zampe sul pavimento , mettendogli un guinzaglio , facendolo girare intorno alla stanza, frustandolo a dovere.
Dopo questo gioco, ordina alla madre d’inginocchiarsi dinanzi ai centimetri di minchia del ragazzo e, di fargli un voluttuoso pompino. Ma Angela, alla fine, viene colta dall’ardente desiderio d’assaporare il turgido cazzo del suo ragazzo, in bocca, in culo e nella figa; e, cosi, inginocchiatasi anch’ella, glie lo toglie bruscamente dalla bocca della madre, la quale, ci aveva preso gusto, dimostrandosi anche un tantino ingorda.
Angela: ora, dammelo qua! Ho voglia di succhiarlo!
Laura: oh! Tesoro, ora che c’avevo preso gusto! Sai che tuo padre, non se lo faceva mai succhiare!
Angela: ah! Scommetto che, non avevi mai fatto un pompino prima d’ora!?
Laura: quand’ero con tuo padre no! Ma, quando fui “stuprata” da quei cinque strozzini, loro mi obbligarono a spompinare; e, cosi, lo succhiai a tutti e cinque a fasi alterne; ci fu un momento in cui, quei mascalzoni, mi ficcarono contemporaneamente due cazzi in bocca, li leccai e succhiai con voluttà e passione, facendomeli arrivare fino in gola!
Angela: mmm!! Che mamma troia ed ingorda che sei! Ma adesso, ho voglia di prendermelo in culo e nella figa; anzi, facciamo una cosa, lì c’è un enorme cazzo di gomma con una cinta; e, visto che hai le sembianze d’una maschiaccia, legatelo al girovita e distenditi sul lettone, io salgo a cavalcioni su di te e, me lo metto in figa; e Marco, in culo, improvvisando una bella doppia penetrazione, anale e vaginale! Che dici?
Laura: ma è fantastico, tesoro!
Angela: si, sfondatemi tutta! Tu, Marco più energicamente nel mio sfintere! Si! Fino in fondo alle viscere! Mm!! Ahhhh!!! Dai, mamma! Lo sto sentendo fino in fondo! Mmm!! Ahhhh!! Squirto come una troia sii!! Sfondatemi tuttaaaa!!!!!
Marco: che gran buco di culo che hai, troia! Sto sborrando! Ahhhh!!!!!
Angela: si dai,ti prego, sborra nel culo! ahhh!!! Mm!! Com’è calda!
Mi avete sfondata tutta!
Laura: è stata una splendida serata, ragazzi, ora devo andare, s’è fatta già mezzanotte! E tu, figlia mia se hai bisogno di una bella lesbicata virtuale, ricordati che, dietro la cornetta, c’è Vulcania la porcona che t’aspetta!
Finale
Scusate, ragazzi, vado in bagno , a lasciare uno scroscio di pioggia dorata e, darmi una sciacquata alla figa arrossata! Volete seguirmi? Venite con me!
Il racconto si chiude con Angela seduta sul water che emette un lungo scroscio di pioggia dorata.
Fine.
La storia è nata dalla fantasia dell’autore, pertanto ogni riferimento a fatti e circostanze reali è puramente casuale.
Concorso2013